Perché la gente si ostina a non approfittare della chirurgia estetica?

La medicina offre questa opportunità e la gente non ne approfitta, ci siamo chiesti cosa c’è dietro questa mancanza di rispetto nei confronti della chirurgia estetica

I Dottori della redazione di Curarsi Male da sempre si impegnano a lavorare per le strade, tra la gente*. Il fatto che negli ospedali, quelli veri, non ci fanno più entrare è solo un dettaglio. Non ci scoraggiamo. Anzi, meglio così. Per capire le persone bisogna stare tra le persone: abbiamo inventato la medicina d’inchiesta, ennesima invenzione bistrattata di noi medici laureati all’Università della Strada. Siamo attenti ai bisogni delle persone e ai loro problemi nei confronti della società e ci chiediamo come aiutare i pazienti.

Questo reportage ci è sembrato necessario per un blog come il nostro, in prima linea sulle cose che davvero valgono.  Da un recente sondaggio condotto dall’Università di Bollywood siamo venuti a conoscenza che c’è ancora un piccola percentuale di persone che si accetta per come è fisicamente. Ma con tutta questa chirurgia estetica, che cosa aspettate a rifarvi? Il Dottor Angelo Scarabocchi ne è convinto: siete brutti.

Vi dimostriamo perché non avete scuse

Abbiamo chiesto ai diretti interessati, ovvero persone generiche, la loro opinione sulla chirurgia estetica. Abbiamo chi inventa scuse, come lo stagista senzatetto che abbiamo incontrato: “Io un lifting me lo farei anche, ma costa troppo”. Ma quali soldi? Oggi la chirurgia estetica è accessibile a tutti, bastano pochi spiccioli. Bisogna solo sapere dove andare ed è ovvio che la qualità si paga, ma in questo caso si può anche risparmiare. Tanto peggio di così non può andare. A questo proposito, se avete voglia di spendere vi consigliamo di fare una donazione alla redazione di Curarsi Male, purtroppo c’è da pagare Amazon Prime**.

Una clinica di chirurgia estetica che possiamo consigliarvi (gli dovevamo un favore), è “Da Robberto – Chirurgo estetico esperto”. Abbiamo avuto modo di intervistare il CEO dell’azienda che ormai sta avendo un successo a livello condominiale, Robberto. Lo troviamo seduto alla scrivania intento a sfogliare attentamente “Sei personaggi in cerca di dottore” di Luigi Pirlandello. “Signor Robberto, scusi se la interrompo durante il suo corso di aggiornamento professionale, ma avevamo appuntamento. Quanto costa qua rifarsi?”. Robberto rinsavisce: “Naso e bocca 52 euro, ma con 70 ti rifacciamo gli zigomi”. Beh, che dire. Dovremmo riferirlo al signor senzatetto. 

Ma allora? Volete davvero rinunciare al privilegio della chirurgia estetica?

Avete visto quanto la chirurgia estetica è facile e alla portata di tutti? Cosa aspettate a rifarvi? A quanto pare qualcosa che frena le persone sembra esserci. Abbiamo sentito Iolanda, la mia vicina di casa. “Perché non mi sono ancora rifatta? Perché io mi accetto così come sono. Non sarò bellissima (vero ndr.) ma vivo bene lo stesso con me stessa”. La risposta mi viene spontanea: “Tu sì, ma  gli altri no”. Sì, perché è anche una questione di educazione e rispetto per chi vi guarda.

Ora mi direte, ma se uno è già bello perché dovrebbe rifarsi? Per essere ancora più bello! Il nostro esperto di bellezza di fiducia Edgar Bacioni è anche lui d’accordo: “Non bisogna accontentarsi del proprio aspetto altrimenti si rischia di cadere nella banalità. Voglio dire, immaginate di uscire tutti i giorni con lo stesso vestito. Perché non cambiare il naso abbastanza spesso?”

Tra l’altro, la chirurgia estetica risolve un altro problema che affligge buona parte della popolazione e di cui ci occuperemo meglio in futuro: la vecchiaia. Il nostro testimone è Enzo Anziani, il nostro uomo vecchio di fiducia che effettivamente sembra uno dei Kraftwerk. “Signor Anziani -chiedo poco discretamente- non si vergogna di essere così vecchio? Un lifting?” L’uomo risponde seccato: “L’ho già fatto. Ormai ho 120 anni circa”. La scienza ha fatto anche passeggiate da gigante e, quando non è più possibile tirare la pelle, è previsto un trapianto di data di nascita.

A questo punto non ci sono più scuse per non approfittare della chirurgia estetica e ci viene naturale chiedercelo: ma che cosa c’è dietro la voglia di non rifarsi? Pigirizia? Carenza di specchi? Lo spread? Il sovranismo? No, magari. C’è il terribile buon senso. Purtroppo non abbiamo ancora trovato una cura, ma abbiamo buoni motivi per credere che sia acqua e limone. Facciamo anche un appello affinché il Governo si cominci a occupare delle vere priorità e metta in piedi, velocemente, un Decreto Cambiafaccia.

 

*Ogni diritto è riservato a Lucio Dalla

**Articolo non sponsorizzato: abbiamo davvero bisogno.

Curarsi male
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