Il tso: cos’è e cosa ti fanno?
Il tso cos’è? Semplicemente, è il cosiddetto “trattamento sanitario obbligatorio”, cioè quel trattamento regalato dalle persone normali alle persone malate – o semplicemente rompicoglioni – per togliersele di torno. Si usa di frequente con genitori molto anziani o figli diversamente abili, oppure ancora con ex particolarmente molesti e suore di clausura rimaste troppo in clausura. Il costo, oltretutto, è sostenuto dalle ricche casse statali, quindi cosa aspettate a regalare un biglietto di sola andata ai vostri cari?
Ma tornando a noi, in parole povere (povere come voi) il tso cos’è? Semplicemente è un check-up completo e gratuito del tuo stato di salute, con particolare interesse per la salute mentale – che si sa, in tempi di pandemia è sempre più traballante. Per questo motivo non capiamo, noi dottori esperti e con poco senso dello humour, il motivo per cui venga usato come offesa. Ma, a parte tutto, in cosa consiste il tso e cosa ti fanno?
Questa è una domanda molto complessa, e noi possiamo rispondere solo parzialmente. Possiamo affermare con certezza che, in caso di paziente tranquillo, in ospedale si entra in piedi e si esce, prima o poi, forse, ma non si sa quando, sempre in piedi. Nel caso in cui il paziente vincitore del tso fosse poco tranquillo, ecco quello sarà sicuramente sedato e ricoverato in orizzontale. Difficile dire se riuscirà mai a rialzarsi: per questo è un regalo così ambito per le simpatiche suocere di 98 anni.
Come curarsi male i propri cari col tso
Per l’elevatissimo numero di richieste di tso, non è facile spedire i propri cari e ottenere per loro un meraviglioso trattamento sanitario obbligatorio gratuito. Certo è più facile essere vaccinati per il covid-19 durante i primi mesi di vaccinazione. Ed è ancor più semplice vincere la lotteria degli scontrini voluta dalle bimbe di Conte. Ma non è comunque impossibile.
Esperienza di parente curato aggratis grazie al tso
Per ottenere un soggiorno gratuito, sponsorizzato dal sottoscritto, vi basterà cliccare su almeno un banner (ciao Google, ciao Adsense) di questo articolo. In questo modo verrete estratti a sorte per un soggiorno per due persone nel miglior manicomio d’Italia. Il manicomio, badate bene, non è quel posto triste a cui state pensando. Come scritto da una famosissima enciclopedia online che finisce per “pedia”, il manicomio è:
[…] un istituto di recupero mentale non a scopo di lucro, in quanto pare più una discarica di esseri umani che un istituto di recupero mentale. In manicomio finiscono tutti coloro che vengono disconosciuti o disprezzati dalle rispettive famiglie, per qualsiasi motivo: una dipendenza da droghe, una mania per il gioco d’azzardo, una brutta pagella scolastica e altri disparati motivi.
Ultimi chiarimenti essenziali sul tso
- So che potrà sembrarvi strano, ma la “o” di tso che alcuni traducono come “obbligatorio”, in letteratura medica si intende più spesso come “orgasmico” o, in alternativa, “occupazione momentanea di tempo libero altrimenti inutilizzato”.
- Questo elenco ha il solo scopo di confondere le vostre idee e strizzare l’occhiolino a Google infatti ora scriverò a caso “tso cos’è” anche tra virgolette perché fa serio.
- Che poi, è importante spiegare tutto sul tso, cos’è e cosa non è, perché tutti un giorno potremmo subirne uno. Io sono già al terzo!
Non tutti otterranno il privilegio di godere del tso. In alternativa, ecco alcuni consigli d’acquisto:
- Libro sul tso cos’è molto bello interessante avvincente, scientifico.
- Una maglietta di un gruppo russo chiamato tso.
Link utili:
P.S: Cari lettori/e/a/o/u/y/*, come saprete noi di Curarsi Male ci teniamo molto alla vostra salute mentale. Per questo abbiamo tentato di spiegarvi il tso cos’è. Ma forse non sapete che abbiamo a cuore anche la salute mentale dei vostri cari. Adesso vi starete chiedendo il perchè! Ebbene, finché siete vivi noi sopravviviamo grazie a voi, ai vostri click, alle vostre condivisioni. Niente di ciò che ho scritto è serio, ma spero vi abbia permesso di abbandonare il coltello con cui stavate per ammazzare la vostra cara nonnina.