Olio al peperoncino: scacciacani, digestivo o arma nucleare?

Tutti abbiamo provato, almeno una volta nella vita, l’olio al peperoncino dello zio Peppe in qualche pizzeria di Bari vecchia. Eppure, nessuno ha mai smesso di usarlo come condimento per i piatti meno prelibati: coprendo sapori e odori, è molto utile per i quotidiani pasti dello studente genovese medio. Eppure, le sue proprietà e i tanti possibili usi non sono ancora chiari. 

E qui subentro io: ho provato l’olio al peperoncino in tutti i modi possibili, che ora vi spiegherò. Preparatevi a piegarvi in due dal dolore.

Un classico: l’olio al peperoncino per digerire meglio

Sappiamo che l’internet è pieno di pseudo-rimedi, e questo sito non è da meno (sei hai dubbi, leggi qua). Il peperoncino, si dice, può favorire la digestione; quest’affermazione non è quasi mai spiegata perché, probabilmente, troppo banale: è ovvio che, qualsiasi cosa si ingerisca, possa favorire la digestione semplicemente perché la attiva. Immaginatevi una struttura a chiasmo incrociata: se si mangia, si favorisce la digestione; se non si mangia, non si favorisce la digestione. Semplice no?

Ovviamente no, ma sono problemi vostri. L’olio, poi, è consigliato letteralmente a “cucchiaiate” per il problemino che, se non risolto, potrebbe trasformarvi in bombe ad orologeria: la stipsi o stitichezza. Se poi riuscite ad ingurgitare olio piccante nel tentativo di regalare un po’ di frizzantezza alla vostra banale vita, fatemi sapere se riuscite a sopravvivere.

olio peperoncino

Nei caruggi di Genova, allontana gli spacciatori con l’olio al peperoncino! 

Che siate a Napoli, a Genova o a Bangkok (perché siete a Bangkok?!) sappiate che l’olio al peperoncino fatto in casa dallo zio Peppe può essere ottimamente sfruttato per allontanare germi, batteri, relitti umani e simpatici spacciatori multicolore. Non serve comprare lo spray al peperoncino al tabacchino di fiducia, facendo arricchire le multinazionali creatrici delle scie chimiche. Già guadagnano molto più di quanto guadagnerà la tua famiglia in 7 virgola 2 generazioni. 

È molto semplice: Vi basterà rubare a vostra madre lo spruzzino con cui inumidisce le sue piante grasse, riempirlo di olio di pessima qualità (quello venduto di frodo sotto casa è perfetto, purché sia scaduto) e aggiungere un bicchiere di olio piccante al peperoncino. Se siete ingegneri potreste, con una serie di tubicini, nascondere lo spruzzino nella giacca e farvi passare i tubi tra le maniche, fino ad arrivare alle mani: spruzzerete olio piccante dalle mani: una versione migliorata di spider-man!

Arsenico o olio al peperoncino? Il consiglio dell’esperto (cioè io)

Abbiamo visto come l’olio al peperoncino ci possa trasformare in uomini-spray. Bene, avete capito le potenzialità del prodotto? Se così non fosse, andate a prendere la solita bottiglia di olio piccante dello zio Peppe, quella con l’etichetta 1978, e svuotatela sull’erba del vicino (non crescerà più niente per mezzo secolo). Ora noterete, sul fondo della bottiglia, un residuo fossile di cinque centimetri: indossate guanti, mascherine e una tuta di spider-man, recuperate il fondo, e spargetelo sui bicchieri dei vostri più cari amici.

Moriranno in circa quindici minuti, e i loro corpi diventeranno radioattivi al tatto. Ma nessuno, ovviamente, se ne renderà conto subito; così moriranno un sacco di persone. E a noi la cosa non piace, vero?

Ora sapete tutto ciò che è davvero utile sapere riguardo l’olio al peperoncino. Se avete domande, o consigli aggiuntivi, non dovrete far altro che visitare le nostre pagine social: inviateci consigli, notizie e immagini, e ne parleremo nel prossimo podcast. Un piccante saluto a tutti, e salutatemi il vostro vicino!

Curarsi male
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